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La ricetta per tornare a fare shopping: da noi tutto è a 99 CENT. Non un cent di più!!!
Non c’è nulla che abbia un prezzo superiore a 99 CENT e dove ogni settimana si possono scoprire articoli nuovi. Dai detersivi ai prodotti per l’igiene personale, dai casalinghi ai gadget e al bricolage: il prezzo è unico: tutto 99 CENT. I prodotti hanno la certificazione europea e sono garantiti, molti di marchi affermati. Con un ricambio continuo e la possibilità di trovare merce inedita.

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99 Cent Firenze

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Piatto di ceramica: 99 CENT. Shampoo di marca: 99 CENT. Orecchini: 99 CENT. Vaso da fiori: idem. Caffettiera: uguale. Non c’è davvero niente che costi più di 99 CENT. Dalle divertenti calamite alle piante finte per arredare casa, dai casalinghi ai prodotti (di marca) per l’igiene personale. Dai vassoi ai cosmetici e alla bigiotteria, dalle tazze-gadget fino alle salviette detergenti e ai giocattoli, e via elencando. In questo caso il motto “tutto a 99 CENT” non è un vago suggerimento, né un punto di partenza. E’ una definizione chiara e netta. «Qua non si parte da 99 CENT per salire poi di prezzo, come accade in genere per i negozi low cost, ma ogni articolo costa esattamente 99 CENT. Tanto che non c’è bisogno nemmeno di un prezzario».In tempi di crisi e recessione è il modo giusto per fare sì che la gente torni a fare shopping. E in questo regno, la parola shopping non suona come una presa in giro, ma ha un suo sapore di possibilità reale, trova una sua applicazione pratica. Per intenderci: chi entra e acquista dieci articoli, spende esattamente 9,90 euro, non un centesimo di più. Una novità assoluta perché anche i negozi ultra economici prevedono 99 cent come prezzo base, ma il costo di molti articoli in esposizione poi sale. Cosa che non accade nei punti vendita “TUTTO A 99 CENT”.
Non c’è il rischio di annoiarsi, a girare tra gli scaffali che presentano la merce esposta, anche perché arrivano articoli nuovi almeno due volte a settimana. Il ricambio della merce è continuo, e in questo modo esiste sempre la possibilità di comprare qualcosa di inedito, che si tratti di un oggetto utile o di un gadget.
La clientela alla quale si rivolge il negozio è variegata: tutte le età, tutti i gusti e tutti i portafogli. Gli articoli in esposizione soddisfano sia le esigenze quotidiane che i cosiddetti “sfizi”, vale a dire quel desiderio di comprare un pensierino spendendo il meno possibile per risollevare l’umore oppure per fare un piccolo regalo. Quà dentro è possibile, e senza il rischio di incappare in sorprese spiacevoli una volta arrivati alla cassa. Se i prezzi non sono esposti, infatti, è solo perché non ce n’è bisogno: tutto quello che si vede si può portar via tirando fuori una moneta da 1 euro e avendo anche il resto di 1 centesimo!!!
Scontata la domanda: come fa un negozio che vende articoli a 99 cent, dunque a un costo inferiore al loro stesso valore di mercato, a vivere? La risposta sta in una parola inglese entrata ormai nel linguaggio comune: franchising. Già, perché attraverso la copertura di una grande “casa madre” una operazione del genere, impraticabile nel caso di vendita al dettaglio, diventa possibile.
E’ così che si riescono a trovare prodotti diversificati nella tipologia e nella funzione, ma accomunati oltre che dal prezzo anche dalla qualità. Tutto rigorosamente europeo, con certificazione, molti i prodotti di marca. Qualche esempio: dal dentrificio Pasta del Capitano alle pile della Sony, introvabili altrove a quel pezzo. Quale prezzo? 99 cent, naturalmente.

99 CENT